“Nel luglio del 1981 si costituiva l’ente “Qualità Cantù. Centro ricerche e sviluppo”, subentrando alla Selettiva che dal 1955 al 1975 aveva contribuito a rinnovare la produzione del mobile e a diffondere il nome del centro brianteo nel mondo.
Dopo il successo riscontrato dalle prime quattro edizioni, la Selettiva aveva conosciuto un lento ma progressivo declino che nel 1973 determinò la sospensione del concorso in attesa del riassetto della manifestazione che nel 1975 si risolse nell’abbinamento con la Biennale dello Standard dell’Arredamento di Mariano Comense e il loro trasferimento nell’ambito del Salone del Mobile di Milano. L’attività espositiva ebbe il suo epilogo a Ginevra dove furono presentati i quattro ambienti precedentemente esposti a Milano. Tutte le iniziative per organizzare l’edizione del 1977 si rivelarono vane: la discordanza tra gli obiettivi delle aziende di maggiori dimensioni e quelli degli artigiani ostacolarono la prosecuzione della manifestazione.
Dopo alcuni anni di infruttuosi dibattiti, nel dicembre del 1980 il Consiglio comunale nominò Mario Marelli presidente dell’ente Selettiva, in sostituzione del dimissionario Giulio Moscatelli. Partendo da una più ampia interpretazione dello statuto, il suo mandato stabiliva la reimpostazione dell’ente a cui veniva conferito il compito di promuovere, coordinare e valorizzare la produzione del mobile. Tuttavia, per evitare equivoci con un nome che evocava un concorso e una mostra di prototipi, nell’aprile del 1981 il Consiglio dell’Ente Selettiva scelse di sostituire la sua denominazione con una nuova, peraltro suggerita da Bruno Munari al quale, come già nel 1955, il comune di Cantù aveva affidato l’incarico di ideare il logo del nuovo ente.
Adattando lo statuto alle nuove finalità, il 3 luglio 1981 nasceva Qualità Cantù. […]”
Tiziano Casartelli
L’articolo si può leggere integralmente sul numero 50 di “Canturium”.